La Renault Trezor Concept è stata forse la più grande sorpresa al Salone di Parigi, ma si è rivelata una delle maggiori attrazioni della “città della luce”.
Nel 2010, Renault ha portato il concetto DeZir al Salone di Parigi, il primo di una serie di 6 prototipi lanciati da Laurens van den Acker, capo del dipartimento di design di Renault. Sei anni dopo, il designer olandese rinnova il ciclo con la presentazione della Renault Trezor nella capitale francese. E come il DeZir, anche questo non arriverà certo alle linee di produzione, ma funge da campione di quello che sarà il futuro del marchio francese.
Quella che vediamo nelle immagini è un'auto sportiva a due posti dalle forme curve e con una carrozzeria in fibra di carbonio (che contrasta con i toni rossi degli interni e del vetro frontale), in cui il clou principale è l'assenza di porte. L'accesso all'abitacolo avviene tramite il tetto, che si alza verticalmente e verso la parte anteriore, come si può vedere nelle immagini. Per completare il look avant-garde, Renault ha optato per una firma luminosa orizzontale e ruote anteriori e posteriori rispettivamente da 21 pollici e 22 pollici.
Nonostante le sue generose dimensioni – 4,70 m di lunghezza, 2,18 m di larghezza e 1,08 m di altezza – il Renault Trezor Concept pesa “solo” 1600 kg e ha un coefficiente aerodinamico di 0,22.
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All'interno troviamo un touchscreen OLED sul quadro strumenti, che concentra in sé tutte le funzionalità e contribuisce a un'interfaccia semplice e futuristica. Per quanto riguarda la modalità di guida autonoma, che Renaullt intende introdurre nei modelli di produzione tra quattro anni, sul Trezor Concept il volante (composto da due strutture in alluminio) aumenta di larghezza, permettendo di vedere attraverso di esso.
Per quanto riguarda la propulsione, come prevedibile, il nuovo prototipo è alimentato da due unità elettriche da 350 CV e 380 Nm: sia i motori che il sistema di recupero dell'energia erano basati sul modello Renault Formula E. Il Trezor Concept è supportato da due batterie poste alle estremità del veicolo, ognuna con il proprio sistema di raffreddamento. Tutto ciò consente accelerazioni da 0 a 100 km/ in 4 secondi, secondo il marchio.
