Questo è esattamente ciò che vi riportiamo oggi. La vendita di una magnifica Ferrari 250 GTO “diamante” del 1963 con telaio 5111GT, che ha battuto tutti i record.
È stato assegnato per la modica cifra di 52 milioni di dollari , che al cambio attuale si traduce in pochi dollari 38,26 milioni di euro . Un autentico valore da record per un'auto “usata” che non è un'auto qualunque, ma un pezzo di storia automobilistica, carico di simbologia e affetto.
Il mercato Ferrari negli Stati Uniti ha visto una crescita di circa il 38,8%, fino a settembre di quest'anno, il che non sorprende ed è in linea con le recenti quotazioni per le rarità Ferrari: l'ultimo modello ad essere quotato a valori record è stata la Ferrari 275GTB/4*S Nart Spider, aggiudicato per $27,5 milioni all'asta di RM'S Monterey lo scorso agosto.
Ma se, da un lato, alcuni collezionisti ed estimatori sono preoccupati per l'effetto bolla che possono portare queste vendite di valori astronomici, altri vedono questi casi come un esempio di come i classici stiano diventando sempre più un buon investimento.
La cosa più ironica di questo caso è che nonostante la rarità del modello, non è un caso isolato. Le Ferrari GTO sono apparse molto all'asta, ma ci sono delle eccezioni: la Ferrari 250 GTO del batterista dei Pink Floyd Nick Mason è stata a lungo cercata, ma Nick si rifiuta di venderla a qualsiasi prezzo.
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Un mondo accessibile a pochissimi e che va a fuoco, a dimostrazione che il mercato classico sta diventando quasi un rivale degli investimenti finanziari. Paragonando questo mercato a quello delle opere d'arte, confronto alla portata di pochi modelli, non c'è dubbio che questa Ferrari 250 GTO del 1963 ha già il suo nome scritto nella storia delle opere d'arte più costose di sempre.
L'identità del felice acquirente non è ancora nota, ma il venditore altri non è che il collezionista Paul Pappalardo del Connecticut, che rinuncia così alla sua Ferrari 250 GTO del 1963, finora senza alcun motivo apparente.
