La collaborazione tra McLaren e BMW si concentra sulla meccanica. I due brand vogliono trovare soluzioni che riducano le emissioni di CO2 senza compromettere le prestazioni.
Quando due marchi come BMW e McLaren annunciano che collaboreranno di nuovo, la fiducia nell'umanità viene nuovamente ripristinata. Ricordate il motore V12 da 6,1 litri sviluppato da BMW per la McLaren F1? Ebbene, sogniamo qualcosa di simile.In un comunicato, il marchio britannico parla di sforzi per ridurre le emissioni di CO2 e parla anche dell'obiettivo di "sviluppare nuove tecnologie di combustione che offrano maggiore efficienza". Secondo Autocar, l'obiettivo della McLaren è quello di lanciare nel 2020 un modello ad alte prestazioni che utilizzi già le soluzioni sviluppate in questa partnership, e che sarà utilizzato anche nei modelli del marchio bavarese.
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Oltre a BMW, fanno parte di questo consorzio anche la società Ricardo, che attualmente è responsabile dei motori V8 della McLaren, Grainger & Worrall (fonderia e meccatronica), Lentus Composites (specialista dei materiali compositi) e la Bath University, che ha collaborato con BMW. McLaren nella ricerca e sviluppo di soluzioni per migliorare l'efficienza dei motori a combustione.
In questo “matrimonio”, a capo della coppia sarà McLaren Automotive – anche perché il 50% di questa partnership sarà finanziata dal governo britannico, tramite l'Advanced Propulsion Centre UK – per un investimento complessivo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 32 milioni di euro . Ora non ci resta che attendere il 2020, incrociando le dita perché da questa partnership nasca un modello iconico come la McLaren F1. È chiedere troppo?
