I nuovi radar promettono un notevole aumento delle entrate nell'OE 2022

Anonim

Sembra che la scommessa sull'acquisto di nuovi radar per il controllo della velocità sia quella di mantenere e il Governo sta già “contando” le entrate aggiuntive che genereranno quando saranno attivi.

Almeno questo è quanto suggerisce la stima sottolineata dall'esecutivo, prevedendo che l'acquisizione di nuovi radar prevista per il 2022 avrà un impatto positivo sui ricavi di circa 13 milioni di euro.

Oltre alle entrate generate dai nuovi radar, il governo prevede anche di risparmiare 2,4 milioni di euro attraverso lo sviluppo del Sistema dei reati amministrativi del traffico (SCOT+), un sistema che mira a dematerializzare i procedimenti amministrativi.

L'investimento in sistemi informatici e di comunicazione previsto per l'anno 2022 porterà ad un incremento dei ricavi molto significativo, essenzialmente attraverso l'ampliamento della Rete Nazionale per il Controllo Automatico della Velocità (SINCRO), attraverso l'acquisizione di nuovi radar, che hanno un impatto sui ricavi di circa 13 milioni di euro.

Estratto dalla proposta di Bilancio dello Stato 2022

Supervisionare è la parola d'ordine

Sempre in tema di sicurezza stradale, il dirigente di António Costa riferisce di voler rafforzare “l'ispezione delle condizioni di sicurezza delle infrastrutture e delle violazioni della velocità, attraverso l'ampliamento della Rete Nazionale per il Controllo Automatico della Velocità”.

Un altro degli obiettivi del Governo è quello di “aumentare l'efficienza del settore, ovvero nella rilevazione dell'occorrenza degli incidenti stradali, nei procedimenti amministrativi” e anche continuando ad investire nell'attuazione della “Strategia nazionale per la sicurezza stradale 2021-2030 — Visione Zero 2030".

Basandosi su "il sistema dei trasporti sicuri e la visione zero come assi fondamentali di strutturazione degli obiettivi e delle misure di prevenzione e contrasto degli incidenti sulla rete stradale da istituire e attuare", secondo il Governo, tale strategia "è in linea con le direttive europee e stradali sicurezza, privilegiando l'uso del trasporto pubblico e le forme di mobilità sostenibile nelle aree urbane”.

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