Dopo un ottimo 2020 in cui non solo ha vinto la 24 Ore di Le Mans nella classe LMP2 ma ha vinto anche il FIA World Endurance Championship e l'European Le Mans Series, Filipe Albuquerque entrato “con il piede giusto” nel 2021.
Nella 24 Ore di Daytona, prima gara dell'anno del North American Endurance Championship (IMSA), il pilota portoghese è salito ancora una volta sul gradino più alto del podio, conquistando la sua seconda vittoria assoluta in gara (la terza è stata ottenuta nel 2013 nella categoria GTD).
Al debutto a bordo dell'Acura del suo nuovo team, Wayne Taylor Racing, il pilota portoghese ha condiviso il volante con i piloti Ricky Taylor, Helio Castroneves e Alexander Rossi.
una dura vittoria
La gara disputata a Daytona si è conclusa con uno scarto di appena 4.704 secondi tra l'Acura di Albuquerque e la Cadillac del giapponese Kamui Kobayashi (Cadillac) e di 6.562 secondi tra il primo ed il terzo.
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L'Acura numero 10, pilotata dal portoghese, ha raggiunto il primo posto della gara a circa 12 ore dalla fine e da allora non ha praticamente lasciato quella posizione, resistendo agli “attacchi” degli avversari.
A proposito di questa competizione, Filipe Albuquerque ha dichiarato: “Non ho nemmeno parole per descrivere la sensazione di questa vittoria. È stata la gara più difficile della mia vita, sempre al limite, cercando di recuperare i progressi degli avversari”.
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Da notare anche il risultato ottenuto da João Barbosa (che ha già vinto la competizione tre volte, l'ultima nel 2018 condividendo una vettura con Filipe Albuquerque). Questa volta il pilota portoghese ha corso nella categoria LMP3 e, alla guida di una Ligier JS P320 Nissan del team Sean Creech Motorsport, ha ottenuto il secondo posto di classe.