ACP: "Il governo considera il trasporto privato un privilegio e non un mezzo di trasporto essenziale"

Anonim

Presentata ieri, la proposta di Bilancio dello Stato per il 2022 ha già suscitato una reazione dell'Automóvel Clube de Portugal (ACP), che non ha risparmiato critiche al documento preparato dall'esecutivo di António Costa.

Le principali critiche sono rivolte al pesante carico fiscale che continua ad essere imposto sui carburanti. Nonostante i risparmi consentiti dalla riduzione dell'IRS per molti contribuenti, l'ACP ricorda che questo sarà, in gran parte, destinato proprio alle spese del carburante.

Secondo l'ACP, "Con l'escalation dei prezzi delle materie prime, dovuta anche alla crisi energetica, alla svalutazione dell'euro e al grado di incertezza sui mercati, sarebbe fondamentale per il Governo aiutare la «completa ripresa economica» intervenire nella diminuzione delle tasse sui carburanti”.

A tal fine, l'ACP ricorda che il Governo potrebbe ritirare l'addizionale sui prodotti petroliferi (ISP), compensando così l'aumento del prezzo della materia prima. Tuttavia, questo non accadrà e per questo l'ACP accusa l'esecutivo di “rifugiarsi nella retorica e dare la colpa”.

Sempre sui prezzi dei carburanti, l'ACP sottolinea che “nonostante il Governo parli sempre di carburanti come una questione di mobilità individuale, la verità è che questo aumento dei prezzi rappresenta un buco nell'economia delle famiglie e delle piccole e medie imprese ciò, inevitabilmente pagheranno di più per tutti i beni e servizi”.

Mancano ancora incentivi alla macellazione

Degno di critica è stato anche il mancanza di proposte per incoraggiare la rottamazione dei veicoli fuori uso , questo in un Paese che, secondo l'ACP, “ha uno dei parcheggi più antichi dell'Unione Europea” e in cui “il trasporto pubblico è molto indietro rispetto ai suoi omologhi in termini di offerta ed efficienza”.

Nello stesso comunicato, l'ACP considera “sterile per la maggioranza dei contribuenti” il sostegno all'acquisto di veicoli a basse emissioni, ricordando che molti di loro non hanno “il budget per l'acquisto di veicoli molto più costosi, anche se sono più efficienti dal punto di vista ambientale e più limitati in termini di autonomia”.

L'ACP critica anche gli aumenti dell'ISV e dell'IUC e il mantenimento dell'IUC aggiuntivo per i veicoli diesel, affermando che "il Governo vede nel trasporto privato un privilegio e non un mezzo di trasporto essenziale rispetto alla mappa del trasporto pubblico nazionale".

Infine, e in conclusione, l'ACP ritiene che "il guadagno in IRS è un'altra occasione persa e il 2022 non sarà certo un anno di ripresa per i contribuenti" e sottolinea anche che "il settore automobilistico, come al solito, è uno dei maggiori tasse entrate per lo Stato”.

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