Autista: Uber portoghese opera già a Lisbona, Porto e Algarve

Anonim

Appare un'altra applicazione che promette di far parlare di sé. Chafer è la prima applicazione portoghese che connette utenti e conducenti, in competizione diretta con Uber e Cabify.

Il Chafer ha iniziato ad operare all'inizio di questo mese, avviandosi contemporaneamente a Lisbona, Porto e Algarve. La startup non ha tariffe dinamiche – come accade con Uber -, che modificano il valore del viaggio a seconda del livello della domanda.

E facendo riferimento ai valori, questo offre due livelli, a seconda del servizio scelto – Economico ed Executive. In modalità Economy la tariffa base è di circa 1€ al minuto di viaggio si pagano 0,10€ e 0,65€ al chilometro. L'importo minimo da pagare per viaggio è di circa 2,5€. Importo che corrisponde anche alla penale di cancellazione.

app per autista

In modalità Executive i valori salgono a 2€ rispetto alla tariffa base, 0,40€ al minuto e 1€ al chilometro. L'importo minimo da pagare per viaggio e penale è di 6€.

Tra le varie funzionalità, l'applicazione permette di programmare il viaggio con 24 ore di anticipo, in modo che l'utente sappia fin dall'inizio quale auto e conducente verrà a prenderlo. Consente inoltre di avere una lista di piloti “preferiti”, dando priorità a questi rispetto agli altri.

Il modello di business non si discosta dagli attuali operatori, dove a Chafer verrà corrisposto un corrispettivo da parte di aziende e autisti partner. Nel caso di Chafer, la tariffa è del 20% per ogni viaggio effettuato. Come le altre, le società partner sono abilitate al trasporto di passeggeri con autista privato, di questo gruppo fanno parte società di animazione turistica e di autonoleggio.

Infine, il Chafer ha ambizioni oltre i confini nazionali. L'azienda spera di arrivare presto in Spagna, Brasile, Regno Unito e Russia.

Le piattaforme elettroniche non sono ancora regolamentate

Da queste parti continua a regnare la confusione sulla legalità delle piattaforme elettroniche. La proposta di regolamento sembra essere stata dimenticata, dopo i progressi fatti nella definizione di tale regolamento all'inizio dell'anno.

Diverse proposte sono in discussione, ma non c'è ancora consenso tra i vari gruppi parlamentari su questioni chiave come un'ipotetica quota.

Fino a quando ciò non accadrà, la PSP continua ad avere un ordine esplicito di multare questi veicoli, con multe comprese tra cinque e 15mila euro. Da fine novembre 2016 sono state effettuate 328 azioni ispettive, rilevando 1128 infrazioni che si sono tradotte in 729 sanzioni pecuniarie per infrazioni amministrative.

Fonte: Observer

Leggi di più