Abbiamo intervistato i dirigenti di Toyota GR Europe: "Corriamo a testare nuove tecnologie"

Anonim

Gareggiando nella sua 100a gara nel Campionato Mondiale Endurance (WEC), la 8 Ore di Portimão è stata di particolare importanza per Toyota. Abbiamo quindi cercato di scoprire le sfide affrontate dal team giapponese in un anno in cui il nuovo regolamento Hypercar è diventato il “centro dell'attenzione”.

Non c'è niente di meglio che parlare con due dei più responsabili delle operazioni di Toyota Gazoo Racing Europe nel mondo dell'endurance: Rob Leupen, il direttore del team, e Pascal Vasselon, il suo direttore tecnico.

Dalla sua posizione in relazione al nuovo regolamento alla sua opinione sul circuito dell'Algarve, passando per le sfide che il team dovrà affrontare, i due funzionari della Toyota Gazoo Racing Europe ci hanno "aperto" un po' la porta per "dare una sbirciatina" al Campionato Mondiale Endurance mondiale.

Toyota GR010 ibrida
A Portimão, la GR010 Hybrid si è assicurata la 32a vittoria nella storia di Toyota al WEC.

Nuovo obiettivo? il risparmio

Automotive Ratio (AR) — Quanto è importante per la Toyota correre?

Rob Leupen (RL) — È molto importante. Per noi è una combinazione di fattori: formazione, scoperta e sperimentazione di nuove tecnologie e introduzione del marchio Toyota.

RA — Come affronti la nuova normativa? Ci consideri una battuta d'arresto?

RL — Per gli ingegneri e tutti coloro che amano il motorsport, ogni nuovo regolamento è una sfida. Dal punto di vista dei costi, sì, può essere una battuta d'arresto. Ma da un punto di vista ingegneristico, e dopo uno o due anni di nuove normative, siamo in grado di esaminare meglio le nuove tecnologie. Non si tratta di costruire una macchina nuova ogni stagione, ma di ottimizzarla e anche di ottimizzare le prestazioni della squadra. D'altra parte, stiamo esaminando altre opzioni in futuro, come l'idrogeno. Ci stiamo anche concentrando sull'adozione di un approccio più 'costoso', senza trascurare l'alto livello di tecnologia, con auto più competitive in un ambiente altrettanto competitivo. E, naturalmente, dobbiamo preparare il 2022 per l'arrivo di marchi come Peugeot o Ferrari; o nella categoria LMDh, con Porsche e Audi. Sarà una grande sfida e un grande campionato, con grandi marchi in competizione tra loro ai massimi livelli del motorsport.

RA — Per quanto riguarda lo sviluppo della vettura, c'è qualche obiettivo specifico da raggiungere tra l'inizio e la fine della stagione?

Pascal Vasselon (PV) — Il regolamento “congela” le auto, ovvero le Hypercar, appena omologate, vengono “congelate” per cinque anni. È importante sottolineare che questa categoria non privilegia lo sviluppo. C'è qualche sviluppo, ad esempio, nelle impostazioni delle auto. Se un team ha problemi di affidabilità, sicurezza o prestazioni, può utilizzare "token" o "token" per poter sviluppare. Tuttavia, la domanda deve essere valutata dalla FIA. Non siamo più in una situazione LMP1 in cui tutte le squadre stanno progredendo. Attualmente, quando vogliamo sviluppare l'auto, abbiamo bisogno di una forte giustificazione e dell'approvazione della FIA. È una dinamica completamente diversa.

Rob Leupen
Rob Leupen, al centro, è alla Toyota dal 1995.

RA — Credi che i nuovi regolamenti possano aiutare a creare auto più simili alle auto convenzionali? E noi consumatori possiamo beneficiare di questo “accorciamento” del gap tecnologico?

RL — Sì, lo stiamo già facendo. Lo vediamo qui attraverso la tecnologia del TS050, attraverso il miglioramento dell'affidabilità del sistema ibrido, della sua efficienza e che sta arrivando passo dopo passo sulle auto stradali. Lo abbiamo visto, ad esempio, nell'ultima serie Super Taikyu in Giappone con un motore a combustione a idrogeno Corolla. È la tecnologia che raggiunge il pubblico attraverso gli sport motoristici e può contribuire alla società e all'ambiente. Ad esempio, siamo già riusciti a ridurre notevolmente il consumo di carburante aumentando le prestazioni.

RA — In campionati come il WEC, che richiedono grande spirito di squadra, è difficile gestire l'ego dei piloti?

RL — Per noi è semplice, chi non riesce ad integrarsi nella squadra non può correre. Tutti devono raggiungere un compromesso: che l'auto che guidano sia la più veloce in pista. E questo significa che se hanno un grande ego e pensano solo a se stessi, se non sono in grado di lavorare con i loro compagni di squadra, "bloccheranno" la squadra, compresi ingegneri e meccanici. Quindi andare avanti con la mentalità "Io sono la grande star, faccio tutto da solo" non funziona. È necessario saper condividere.

Portimão, un tour unico in Europa

RA — Portimão è uno dei pochi circuiti dove si può provare di notte. C'è un altro motivo per cui sei venuto qui?

PV — Inizialmente siamo venuti a Portimão perché la pista era molto accidentata ed era la “nostra” Sebring. Eravamo solo per provare le sospensioni e il telaio. Inoltre, era molto più economico del circuito americano. Ora la pista è stata riasfaltata, ma continuiamo a venire perché è un circuito interessante.

Pascal Vasselon
Pascal Vasselon, a sinistra, è entrato a far parte della Toyota nel 2005 ed è ora il direttore tecnico della Toyota Gazoo Racing Europe.

RA — E il fatto che tu sia già stato qui può essere un vantaggio rispetto ad altre squadre?

PV — È sempre positivo perché abbiamo già testato la pista, ma non credo sia un grande vantaggio.

RA — Toyota ha già annunciato che il prossimo passo sarà l'elettrificazione totale. Questo significa che, in futuro, vedremo Toyota abbandonare il WEC ed entrare in un campionato tutto elettrico?

RL — Non credo che accadrà. Quando parliamo di auto completamente elettriche parliamo di un certo contesto, solitamente urbano, dove possiamo avere un'auto più piccola o con un'autonomia di chilometri più corta. Penso che sia necessaria una combinazione di tutto: 100% elettrico in città, carburante puro in paesi o aree dove non c'è accesso all'elettricità o all'idrogeno per veicoli di grandi dimensioni come autobus o camion. Non possiamo concentrarci su una sola tecnologia. Credo che in futuro le città si muoveranno sempre più verso l'elettrificazione, che le aree rurali investiranno in una combinazione di tecnologie e che emergeranno nuovi tipi di carburante.

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