Dopo Audi e Peugeot, anche Porsche si prepara a tornare ai test di durata, con il “semaforo verde” dell'Executive Board di Porsche AG per lo sviluppo di un prototipo per competere nella categoria LMDh.
Previsto per l'arrivo nel 2023, questo prototipo dovrebbe, secondo Porsche, consentire al team di disputare vittorie non solo nel FIA World Endurance Championship (WEC) ma nella categoria equivalente negli Stati Uniti, il North American IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
A tal proposito, il marchio di Stoccarda sottolinea che è la prima volta in più di 20 anni che i regolamenti le consentono di lottare per le vittorie complessive nelle gare di durata disputate in tutto il mondo con la stessa vettura.
il regolamento
Mentre Peugeot e Toyota si preparano a correre nella categoria “Le Mans Hypercar”, Porsche torna a Le Mans nella categoria LMDh. È interessante notare che entrambi sono profilati come la massima categoria dei test di resistenza dal 2021, variando solo le regole seguite in ciascuno.
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Mentre nella categoria “Le Mans Hypercar” i modelli devono essere basati su vetture di serie, nella LMDh si può ricorrere a un telaio migliorato dall'attuale categoria LMP2 dotato di una specifica standardizzata per il sistema ibrido.
Per ora sono quattro i produttori di telai omologati – Oreca, Ligier, Dallara e Multimatic – e non è ancora certo a quale azienda Porsche si unirà in questo ritorno.
Quel che è certo è che il prototipo con cui Porsche cercherà la sua ventesima vittoria alla 24 Ore di Le Mans dal 2023, avrà una potenza massima combinata di 680 CV e peserà circa 1000 kg.
A questo si aggiunge un sistema ibrido da 50 cv della Williams Advanced Engineering, un'elettronica Bosch e un cambio Xtrac come dettato dal regolamento della categoria LMDh.