Tesla Model 3 in ritardo a causa di problemi in Germania

Anonim

In un momento in cui tutte le scadenze sono già state superate e la produzione della nuova Tesla Model 3 non sta ancora andando a buon fine, Elon Musk, fondatore e proprietario del marchio automobilistico nordamericano, è venuto a garantire che, dopotutto, e contrariamente a quello che è stato mandato in onda, la colpa non è di Tesla, ma di un'altra azienda. È anche di proprietà di Musk, è vero, ma con sede in Germania.

La rivelazione è stata fatta dal magnate, durante una videoconferenza, in cui il CEO di Tesla ha rivelato che il problema risiede in un nuovo sistema automatizzato, progettato dagli ingegneri del brand nordamericano, per l'integrazione nel modulo produttivo esistente presso Gigafactory, situato nello stato americano del Nevada.

Sempre secondo lo stesso responsabile, la produzione di questo nuovo sistema sarebbe stata affidata alla Grohmann, azienda tedesca che già oggi appartiene all'universo Tesla, che però non è ancora riuscita a spedire l'attrezzatura negli USA.

L'apparecchiatura dovrà essere smontata, portata in Gigafactory, assemblata nel luogo in cui svolgerà la sua funzione e quindi messa in funzione. Non è una questione se funzioni o meno. È solo una questione di smontaggio, trasporto e montaggio.

Elon Musk, CEO di Tesla

Tesla Model 3: Target 5000 auto a settimana ancora lontane

Una volta negli Stati Uniti e operativa, Tesla dovrebbe essere in grado di superare i limiti che ha avvertito nella sua fabbrica di Fremont, in California, afferma Autonews Europe. Da quel momento in poi, potrà lavorare verso il suo obiettivo dichiarato, che prevede il raggiungimento di una produzione di 5 000 unità Model 3 a settimana, entro la fine di giugno.

Tesla Model 3

In questo momento, e senza poter contare sull'attrezzatura tanto desiderata, Tesla si è posta come obiettivo, arrivare alla fine di marzo, di produrre un totale di 2500 Model 3 a settimana. Qualcosa che, anche così, "lascerà gli investitori ancora più delusi e le preoccupazioni ancora più presenti", avverte l'analista di Evercore ISI George Galliers.

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