Sospeso dal 22 gennaio, il pagamento della sosta nella città di Porto dovrebbe essere mantenuto fino alla revoca delle restrizioni alla circolazione imposte dal Governo nell'ambito della lotta alla pandemia.
Inizialmente la sospensione è avvenuta solo nei parchimetri della zona ovest, dove la gestione comunale è diretta. tuttavia, cinque giorni dopo e con la chiusura delle scuole e dei servizi pubblici, l'ente locale guidato da Rui Moreira ha deciso di sospendere il pagamento dei parchimetri in tutta la città.
Nelle aree al di fuori della parte occidentale di Porto, la gestione dei parcheggi è dal 2016 sotto la responsabilità della società EPorto, una delle società che integrano il Gruppo Empark.
Altre città seguono l'esempio
In tutto il Paese, diverse località hanno seguito l'esempio di Lisbona e Porto e hanno deciso di sospendere il pagamento del parcheggio.
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A Cascais, la sospensione è entrata in vigore il 1° novembre, con l'autorità locale che ha motivato la decisione con la necessità di “agevolare gli spostamenti necessari, al fine di evitare il più possibile l'uso dei mezzi pubblici e favorire il distanziamento sociale”.
Anche a Évora dal 20 febbraio è sospeso il pagamento della sosta nel Centro Storico, con tale sospensione che si estende durante il periodo di validità dello Stato di Emergenza.
Alla Trofa il pagamento dei parchimetri nella zona centrale della città è stato sospeso dal 1° febbraio e a Lisbona è stato, come dicevamo, prorogato fino alla fine del confinamento.