È sulle strade e sulle strade della minuscola Isola di Man, comunità autonoma situata sul mare tra Irlanda e Gran Bretagna, che si svolge quella che è considerata la corsa su strada più pericolosa al mondo. Stiamo parlando dell'Isola di Man TT, o se preferite, "The Death Race".
Sono più di 60 km di asfalto, che attraversano paesi e valli, accompagnati da pali, ostacoli, dossi e persino sassi.
È in queste condizioni che autisti e macchine cercano di percorrere un percorso pieno di pericoli nel più breve tempo possibile, a velocità superiori ai 300 km/h, per poter finalmente sentire il dolce sapore dello champagne, sfidare la morte, vincere e sopravvivere per raccontare com'era.
Assurdo?
Un tempo parte del campionato mondiale di velocità, l'Isola di Man TT è stata bandita dallo sport nel 1976.
Degno di nota? Senza dubbio. Pericoloso? Decisamente. Ma non dimentichiamo che questa è l'ultima passione dell'umanità.
Il giro più veloce nella storia del TT dell'Isola di Man
Ma dal 1976 molto è cambiato. Chiamato la potenza e la capacità del ciclismo delle motociclette. Il coraggio dei piloti? Rimane dov'è sempre stato. Massimo! E l'edizione 2018 dell'Isola di Man TT ne è la prova.
Peter Hickman, alla guida di una BMW S1000RR, ha stabilito il record di tutti i tempi per l'Isola di Man TT con una velocità media sul giro di 135.452 mph (217.998 km/h).
Una velocità assurda, più facile da tradurre in immagini che in parole: