Con lo stesso nome di uno dei più grandi fiumi della penisola iberica, l'Ebro spagnolo è ancora parte dell'immaginazione di nuestros hermanos, con i suoi camion, autobus, furgoni, jeep e trattori che da decenni sono una presenza regolare sulle strade della Spagna e non solo. Avevano anche una presenza importante in Portogallo.
Fondata nel 1954, Ebro è scomparsa nel 1987 dopo che Nissan l'ha acquisita. Ora, a quasi 35 anni di distanza, il famoso marchio spagnolo che ha prodotto (e commercializzato) la Nissan Patrol è pronto a tornare grazie alla società EcoPower.
Questo ritorno fa parte di un progetto ambizioso che ha riunito diverse aziende spagnole e che intende sfruttare la fabbrica che Nissan chiuderà a Barcellona, in Spagna.
Ritorno in modalità elettrica
Il primo modello dell'Ebro di ritorno è costituito da un pick-up 100% elettrico di cui non si hanno ancora molte informazioni — potrà utilizzare le fondamenta della Nissan Navara, prodotta a Barcellona —, fatta eccezione per un set di immagini che anticipano un modello dal look contemporaneo e anche aggressivo.
Successivamente, il piano è quello di creare non solo una gamma completa di veicoli all-terrain, ma anche di mantenere in produzione alcuni dei modelli che Nissan attualmente produce a Barcellona, come l'e-NV200, ma con un nuovo marchio.
Ma questa è solo la "punta dell'iceberg". Oltre a questi veicoli leggeri, è prevista anche la produzione di veicoli industriali, piattaforme per autobus elettrici e piccoli camion.
Un altro degli obiettivi di questo progetto è la partecipazione alla Dakar del 2023, competizione in cui Acciona (che ha già mostrato interesse per l'acquisto di diversi pick-up) è stata pioniera nell'utilizzo dei modelli elettrici.
Un progetto (molto) ambizioso
Oltre al rilancio dell'Ebro, questo progetto vede la partecipazione di aziende come QEV Technologies, BTECH o il Ronn Motor Group che prevede un'autentica “rivoluzione elettrica” in Spagna.
Secondo le aziende dietro al progetto, questo rappresenta un investimento di 1000 milioni di euro nei prossimi cinque anni e la creazione di 4000 posti di lavoro diretti e 10mila indiretti.
L'idea è quella di creare un "Hub di Decarbonizzazione", sfruttando le strutture che Nissan non utilizzerà più a Barcellona per trasformare la Spagna in un leader nella mobilità elettrica.
Il progetto prevede quindi la produzione di celle a combustibile (con SISTEAM); la creazione di un centro di omologazione e certificazione delle batterie (con APPLUS); la produzione di sistemi di cambio batterie per veicoli in micromobilità (con VELA Mobility); la produzione di batterie (con EURECAT) e la produzione di ruote in fibra di carbonio (con W-CARBON).