Magnifico. È questo il termine che mi viene in mente per descrivere questa Fiat 124 Abarth Rally Group 4 del 1974, in vendita sul portale online ISSIMI, specializzato in auto da collezione.
La Fiat entra ufficialmente nei rally solo nel 1971, con l'acquisizione dell'Abarth e la creazione di un team ufficiale, formato dagli ingegneri del team scorpion. Questa era, del resto, una richiesta dello stesso Carlo Abarth.
L'esperienza di ingegneri come Ivo Colucci e Stefano Jacoponi è stata determinante nel trasformare la 124 in una vettura da rally immediatamente competitiva. E curiosamente, il debutto ufficiale avvenne addirittura al Rally de Portugal, il 15 ottobre 1972.
Nella gara portoghese, con sorpresa di tutti, Alcide Paganelli e Ninni Russo sono riusciti a portare la Fiat 124 ad un inaspettato quinto posto assoluto. La prima vittoria internazionale però compare solo nel 1973, con il trionfo nel Rally di Jugoslavia, con al volante il duo Donatella Tominz e Gabriella Mamolo.
L'anno successivo, il 1974, segnò il debutto di un nuovo decoro e l'introduzione di fari integrati aggiuntivi. E la stagione si è aperta subito con una vittoria, al Rally di San Marino, conquistata proprio dalla vettura — con telaio 0064907 — protagonista di questo articolo.
Questo esempio avrebbe continuato a partecipare a più gare in questa stagione ed è stato fondamentale per la vittoria della Fiat nel Campionato Europeo Costruttori Rally.
Dotata di un motore quattro cilindri in linea da 2,0 litri e di un cambio manuale a cinque marce che trasmette la potenza esclusivamente alle due ruote posteriori, questa 124 Abarth Rally ha anche partecipato a gare come il Rally di Sicilia, l'Elba o il Rally di Sanremo. , prima di essere venduto a una signora della regione italiana di Imperia all'inizio del 1976.
Da allora è passata nelle “mani” di numerosi appassionati di auto, e l'attuale proprietario l'ha acquistata nel 2018. Mantiene lo stato originale e conserva gli interni dell'epoca, così come il motore e tutta la meccanica.
Per quanto riguarda il prezzo, è disponibile solo su richiesta. Ma a giudicare dalla storia di questo modello italiano, non è difficile intuire che chi vorrà portarselo a casa dovrà sborsare parecchi soldi.
