Consumi. Le auto spendono fino al 75% in più rispetto ai valori ufficiali

Anonim

Secondo questa società, che si dedica allo sviluppo di soluzioni di connettività per il mercato automobilistico — marchi come BMW, Mercedes o il Gruppo Volkswagen sono tra i suoi clienti —, i dati raccolti e analizzati hanno permesso di rilevare, nel periodo tra il 2004 e il 2016, un progressivo aumento della differenza tra quelli che sono i consumi effettivi ei dati ufficiali annunciati per i modelli in questione.

Secondo il lavoro svolto da Carly, che ha analizzato più di un milione di veicoli nel mondo, le differenze più significative sono state rilevate nelle vetture Diesel, prodotte nel 2016, in cui la differenza tra il consumo pubblicizzato e il valore reale supera il 75%!

Secondo le stime effettuate dallo stesso studio, i conducenti che percorrono in media 19.300 chilometri all'anno potrebbero quindi spendere circa 930 euro in più di carburante rispetto a quanto ci si aspetterebbe se i consumi ufficiali fossero gli stessi.

Emissioni Unione Europea 2018

Produttori e consumatori ai lati opposti della barricata

“Attualmente c'è un conflitto di interessi, legato al consumo di carburante nelle auto. Negli ultimi anni i regolatori hanno cercato di imporre consumi ed emissioni sempre più bassi; i conducenti, d'altra parte, richiedono veicoli sempre più potenti e lussuosi”, commenta il co-fondatore di Carly Avid Avini.

Secondo questo funzionario, le case automobilistiche, "a fronte di successive nuove imposizioni per la riduzione delle emissioni, sono state obbligate a compiere ogni sforzo per ridurre i consumi". Tuttavia, “con i test effettuati in laboratorio, invece che nell'uso reale, ciò ha permesso di presentare miglioramenti successivi in questo dominio”.

Il consumo è una delle preoccupazioni degli automobilisti in mercati come il Regno Unito e, sebbene sia molto difficile per i produttori accertare dati reali su questo argomento, poiché il consumo è qualcosa che dipende molto dal tipo di guida, una discrepanza di questo dimensione finisce per mettere in questione l'immagine delle case automobilistiche tra i consumatori.

Avid Avini, co-fondatore di Carly

NEDC: il principale colpevole

Ricordiamo infine che queste conclusioni giungono in un momento in cui sono trascorsi solo sei mesi dall'inizio del periodo di transizione al nuovo sistema di calcolo dei consumi e delle emissioni, il Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure, o WLTP, che è molto più rigoroso rispetto al precedente NEDC (New European Driving Cycle).

Sebbene questa nuova forma di misurazione sia entrata a pieno regime solo nel settembre di quest'anno, ha già messo in discussione non solo i dati raccolti dal precedente ciclo NEDC, ma anche il modo in cui i produttori hanno convalidato i valori ufficiali per ogni modello.

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