In nome dei bei vecchi tempi...

Anonim

Siamo nostalgici. Confessiamo!

Anche se accetta a “petto aperto” tutto ciò che il presente e il futuro del motorsport ha da offrire – più prestazioni, più sicurezza, più tecnologia – la verità è che è impossibile non essere nostalgici di fronte alle classiche.

Nel passaggio tra la gara di ieri e quella di oggi, senti qualcosa che è andato perduto... un'aura romantica. Forse un po' di purezza e semplicità. La perfetta simbiosi tra uomo e macchina era rotta.

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Questo matrimonio di cui parlo oggi ha un mediatore coniugale: un dispositivo elettronico (o più…) che mette il cucchiaio tra “uomo e donna”. E tutti sanno che non puoi farlo. Come nei matrimoni, dove ogni tanto un litigio insaporisce, anche nelle auto una partenza o una frenata “bruciate” possono avere lo stesso effetto.

Ma non deviamo dall'argomento… Il fatto è che in passato c'era più “vita” nelle corse.

Meccanici con gli attrezzi in mano, bambini che corrono nel padock delle corse, piloti che fumano una sigaretta prima di mettersi il casco in testa e affrontare la sfida finale. L'odore della benzina! Oggi sembra tutto più… artificiale.

Non vederla come una scusa per il ritorno al passato. È meraviglia. Solo quello.

Quindi, in nome dei bei vecchi tempi, unisciti a noi in questo viaggio nel passato:

Rinascita di Goodwood:

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