La tassa sulle auto importate in Portogallo è illegale

Anonim

La Corte Europea afferma che il Portogallo sta violando le regole della libera circolazione delle merci. Si tratta della mancata applicazione delle opportune tabelle di ammortamento alle auto importate.

La Corte di giustizia dell'Unione europea (UE) ha ritenuto oggi che l'imposta sui veicoli usati importati da un altro Stato membro applicata in Portogallo viola le regole della libera circolazione delle merci. In particolare, l'articolo 11 del codice fiscale dei veicoli (CIV), in base al quale la Corte europea ritiene che il Portogallo discrimini i veicoli usati importati da altri paesi dell'UE.

“Il Portogallo applica agli autoveicoli usati importati da altri Stati membri un sistema di tassazione in cui, da un lato, l'imposta dovuta su un veicolo usato per meno di un anno è uguale all'imposta su un veicolo simile nuovo messo in circolazione in Portogallo e, d'altra parte, la svalutazione degli autoveicoli utilizzati per più di cinque anni è limitata al 52%, ai fini del calcolo dell'importo di tale imposta, indipendentemente dalle reali condizioni generali di tali veicoli”, ritiene la Corte. La sentenza sottolinea che l'imposta dovuta in Portogallo “è calcolata senza tener conto dell'effettiva svalutazione di tali veicoli, per cui non garantisce che tali veicoli saranno soggetti ad una tassa pari a quella riscossa su veicoli simili usati. il mercato nazionale”.

Ricordiamo che già nel gennaio 2014 Bruxelles aveva chiesto al governo portoghese di modificare la normativa per tener conto della svalutazione dei veicoli nel calcolo della tassa di immatricolazione. Il Portogallo non ha fatto nulla e, a seguito di questa sentenza, la Commissione europea deve imporre al Portogallo un termine per modificare la normativa in questione. In caso contrario, il Portogallo potrebbe ricevere una multa che sarà determinata dalle autorità europee.

Secondo il quotidiano Expresso, il Portogallo ha sostenuto con la Commissione europea che il regime nazionale per la tassazione delle auto usate provenienti da altri Stati membri non è discriminatorio, poiché esiste la possibilità per i soggetti passivi di richiedere una valutazione del veicolo al fine di garantire che l'importo di tale imposta non superi l'importo dell'imposta residua incorporata nel valore di veicoli analoghi già immatricolati nel territorio nazionale.

Fonte: Express

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