20 anni alla frontiera. Squadre Luso-francesi sfortunate il giorno in cui Luck ha parlato in lettone

Anonim

Speciale, fin dall'inizio, perché giunta alla ventesima edizione, la 24 Ore 2017 TT Vila de Fronteira passerà alla storia anche per il modo in cui un colpo di teatro, nell'ultima ora di gara, ha deciso il nome del vincitore. Con la lotteria Lucky and Unlucky che dà l'oro, non al bandito, ma ad alcuni inaspettati come i lettoni sorpresi!

24 Ore Frontiera 2017

Dopo aver camminato in testa per gran parte della gara e già con l'obiettivo a pochi giri di distanza, i problemi meccanici hanno finito per deludere le speranze sia dell'AC Nissan Proto di Andrade Competition, poi al primo posto, che della MMP Evo 3 di la squadra di Thierry Charbonnier. Con quello che è successo hanno anche strisce quasi malvagie, quando accadono, entrambi, con l'obiettivo che già appare all'orizzonte.

Credere nella vittoria, sentire la sconfitta

Nonostante i vari problemi che avevano dovuto affrontare durante la gara, avendo dovuto addirittura cambiare tre volte lo sterzo assistito dell'AC Nissan Proto, la squadra di Mário e Alexandre Andrade, Cédric Duple, Yann Morize e Luís Ribeiro, era quella che, con l'ingresso nell'ultima ora di gara, meglio posizionato per vincere la 24 Ore di Frontiera. Non solo perché era in vantaggio, ma anche perché aveva il secondo classificato, l'MMP Evo 3 del francese Thierry Charbonnier, che era in squadra con Paulo Marques, Alexandre Ré e José Pimenta, a buona distanza. Mentre il terzo classificato, il team lettone Tempo 24H, potrebbe ambire poco più che al gradino più basso del podio, a causa dei due giri di ritardo del leader.

24 Ore Frontiera 2017

Tuttavia, il colpo di scena di una gara che, quest'anno, ha avuto l'inaspettato bel tempo e il tradizionale cattivo pavimento, due aspetti importanti, avrebbe iniziato a manifestarsi non molto tempo dopo, con il cedimento dell'albero primario della vettura di Thierry Charbonnier. MMP Evo 3 riscuotendo ai box, senza possibilità di rientro in pista.

E se la notizia dell'abbandono della squadra franco-portoghese ha cominciato a essere un dolcissimo regalo per l'allora primo classificato, che da quel momento ha cominciato a credere quasi con tutto il cuore nella conquista del sesto titolo a Fronteira, la verità è che la fiducia è stata la sole di poco tempo. Visto che, dopo mezz'ora, sarebbe la volta della Nissan Proto di Andrade Competition a tornare in difficoltà, costringendola addirittura all'ingresso ai box. Per non andarsene più, infatti; almeno, in tempo per entrare in pista prima delle 24 ore di gara, come previsto dal regolamento.

Quando il dono è caduto dal cielo a Frontier

Con i primi due fuori strada, questo dopo che la Caze Tomahawk di JC Brochard (sembrava una lepre nei primi giri!), l'AC Nissan Proto, la Chevrolet di Sebastien Vincendau e la Sadev Orix di Stéphane Barbry avevano già preso il piombo – grande emozione! -, ecco come, a sorpresa, Igor Skoks, Rudolfs Skoks e Arvis Pikis, al volante di una Mitsubushi Pajero di Tempo 24H, hanno visto il comando e, poco dopo, la vittoria gli è letteralmente caduta in grembo!

24 Ore Frontiera 2017

Nemmeno il debuttante più classificato di questa 20a edizione della 24 Horas TT Vila de Fronteira, la Mini All4 Racing del team ufficiale BMW, l'X-Raid, per la prima volta nella gara dell'Alentejo e con la guida data al Gli italiani Michele de Nora, Michelle e Carlo Cinotto, e Paolo Bachella, sognavano addirittura di provare a entrare nella lotta per il primo posto – anche perché, tra la squadra italo-tedesca, non c'era solo un cambio rotto che li ha portati a perdere 40 minuti di gioco in cambio di un Sadev Orix, pilotato da Barbry, Pierre e Louis Lauilhe, anche lui non intenzionato a rinunciare al terzo posto.

le dichiarazioni

“Conosciamo bene questa competizione. Ho partecipato sette volte e la squadra l'ha fatto tredici volte. Abbiamo fatto un ottimo lavoro in anticipo e la tattica ha funzionato. Avevamo già preso il secondo e il terzo posto, ma vincere è vincere! È stata una gara incredibile”, ha detto, a fine gara, Rudolfs Skoks che, a 24 anni, è il più giovane membro della Tempo 24H. Riconoscendo però che “a un'ora dalla fine non credevo si potesse vincere! La nostra macchina era sempre al 100%. Non abbiamo avuto problemi meccanici e la vittoria è giusta, nonostante la sfortuna del nostro avversario”.

Il più grande sfortunato, il team Andrade Competition, aveva sul volto di uno dei suoi corridori, Mário Andrade, l'immagine della delusione. Il che non ha mancato di sottolineare, in dichiarazioni esclusive a Razão Automóvel, che “soprattutto di notte, è stata una vera battaglia, a causa dei problemi che abbiamo dovuto affrontare in macchina. Abbiamo dovuto cambiare tre volte l'assistenza alla sterzata elettrica, il che rende tutto ancora più inglorioso. Comunque l'anno prossimo saremo qui, ancora una volta per provare a vincere!”.

il portoghese

In una 24 Horas TT Vila de Fronteira dominata, ancora una volta, dalle squadre portoghesi-francesi, o se i gallesi non fossero uno dei pochi paesi che hanno nel loro calendario fuoristrada un evento come quello di Fronteira, la 24 Horas de Paris, il miglior team esclusivamente portoghese è finito per essere quello di Victor Conceição, Nuno Pires e Tiago Rodrigues, al volante di una Nissan Navara. Anche se e contrariamente a quanto accaduto negli ultimi 12 anni, edizioni in cui c'erano sempre squadre portoghesi sul podio, non essendo andate oltre il quinto posto assoluto, proprio dietro al Propultion Springbook di André Bastet.

24 Ore Frontiera 2017

Per il resto, e in una gara che, nonostante la fantastica partecipazione – in termini di piloti, ma anche di pubblico! – , non fa, in realtà, parte né del Campionato Nazionale Fuoristrada né del Campionato Mondiale della modalità, né è stata questa volta che il campione nazionale di titolo fuoristrada, è riuscito ad unire il titolo, la vittoria a Frontiera. Con Ricardo, invece, il già due volte campione portoghese, non andando meglio di un 10° posto, al volante dell'MMP Rally Raid che ha condiviso con un altro campione nazionale, Pedro Grancha, e con Laurent Poletti e Ronald Basso. Stavolta colpa dei problemi al turbo, che hanno rovinato ogni velleità, nonostante l'applicazione di un intero team che è riuscito a cambiare pilota in 10 secondi ea cambiare un radiatore in qualcosa come 4 minuti!

Maggior fortuna invece per i portoghesi, nella categoria T2, con Carlos Faustino, Hélder Cordeiro, Rui Pinho, Pedro Lopes e Jorge Caetano che portano la Nissan Pathfinder alla vittoria tra queste vetture, e al 13° posto assoluto. Approfittando anche della sfortuna di Rómulo Branco, che su Nissan Navara ha finito per essere irrimediabilmente in ritardo, rompendo due volte i triangoli delle sospensioni.

Sfida totale Mazda

Come previsto, il duo Pedro Dias da Silva/José Janela ha finito per confermare la sua prima vittoria nel Mazda Total Challenge, portando la Mazda CX-5 Proto del PRKSport Rally Team alla bandiera a scacchi, al 47esimo posto assoluto. Chiudendo davanti alle formazioni di Pedro Cachola e Pedro Salgueiro, rispettivamente, 48° e 49° posto assoluto.

24 Ore Frontiera 2017

Inoltre, a proposito di questa differenza in termini di classifica generale, Pedro Dias da Silva ha ricordato che “le CX-5 non sono state realizzate, a differenza della stragrande maggioranza delle vetture che corrono qui, per questo tipo di gara. Sono molto pesanti. A proposito, questo, insieme ai costi di una gara come questa, sono alcuni dei motivi per cui ero uno dei difensori che il Challenge non dovesse avere la 24 Ore, ma il Campionato Nazionale nel suo insieme”.

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