Relegati in secondo piano per decenni, i motori a due tempi potrebbero tornare nell'industria automobilistica attraverso la grande porta. Renault è responsabile di questo risultato, con l'annuncio dei motori POWERFUL.
I motori a combustione interna sono in buona salute e consigliati. I motori a combustione interna sempre più efficienti, più potenti e meno inquinanti non smettono di rimandare la loro morte, vuoi per i continui sviluppi tecnologici, vuoi per la mancanza di alternative economicamente valide per altre soluzioni.
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Un esempio è il nuovo motore POWERFUL di Renault, un nome che deriva da "POWERtrain for FUture Light-duty". Un motore diesel a 2 cilindri e solo 730cc. Fin qui niente di nuovo, se non fosse per il ciclo di combustione a due tempi – vi ricordiamo che oggi tutte le auto in vendita utilizzano la meccanica a quattro tempi.
Una soluzione che è stata abbandonata da tempo nell'industria automobilistica per diversi motivi. Vale a dire a causa della mancanza di scorrevolezza, rumore di funzionamento e debole progressività nella potenza erogata. Inoltre, questi motori utilizzano (o utilizzano…) la miscela di olio nella combustione a scopo di lubrificazione, che innesca i livelli di emissione nell'atmosfera. Se la memoria non mi inganna, l'ultima apparizione dei motori a due tempi nell'industria automobilistica è stata questa (nell'immagine potete vedere una Trabant, marchio della Germania sovietica):
