L'auto più strana della 24 Ore di Border? La Ford Fénix 2M Evo I.

Anonim

Una sorta di progetto luso-ispanico, è chiaramente l'auto più strana e improbabile di questa edizione del 20° anniversario della 24 Horas de TT da Vila de Fronteira.

Per l'accostamento di carrozzeria, ma anche per un componente meccanico semplicemente… complesso!

Ford Phoenix

Con un nome già complesso (o completo?!...), il Ford Fénix 2M Evo I presenta una carrozzeria la cui parte anteriore è quella di un Ford Probe, l'abitacolo di una Ford Escort e un retro di paternità — che, sì — di i due mentori del progetto, il portoghese Manuel Brotas e lo spagnolo António Martinez.

E se l'aspetto esterno è almeno curioso, per non dire strano, sotto la scocca c'è una meccanica ancora più impressionante. Innanzitutto, due motori Ford V6 da 2,5 litri con 197 CV, uno sotto il cofano anteriore, l'altro sull'asse posteriore. Poiché, entrambi disposti nella stessa posizione trasversale, ognuno di essi ha anche il proprio cambio manuale e centralina. Consentendo alla vettura di funzionare sia con la sola trazione anteriore, sia posteriore che integrale, con il passaggio effettuato tramite un complesso sistema di bulloni.

Sei anni di costruzione, più di 8.100 ore di lavoro

"Stiamo parlando di un progetto che ha già preso sei anni di costruzione", ricorda, nelle dichiarazioni a Registro auto , Manuel Brota, 64 anni, che è anche uno dei piloti. “Sono più di 8.100 le ore di lavoro in un'auto che ha già completato il prologo di Baja de Portalegre e partecipa, per la prima volta, a Fronteira. Ma bisogna arrivare alla fine!”, aggiunge.

Ford Phoenix

Sempre sulla vettura che a Fronteira porta il numero 27, il partner spagnolo, António Martinez, ricorda che il prototipo “ha persino l'aria condizionata”, per non parlare di un fantasioso “sistema di raffreddamento a doppio disco freno”. In questo caso da un sistema per convogliare l'aria nelle ruote, da ingressi, sia nel paraurti anteriore che nelle fiancate, in posizione rialzata.

Ford Fénix è ancora un progetto in evoluzione

Tuttavia, nonostante le tante soluzioni innovative che già possiede, questa è una vettura che, difende Manuel Brotas, ha ancora dei miglioramenti da fare. “Fin dall'inizio alleggerire la vettura, installare due cambi sequenziali e risolvere il problema tecnico con le frizioni, per farle lavorare contemporaneamente. Un problema che però si pone solo in retromarcia e in situazioni di manovra, visto che, una volta che l'auto è in moto, tutto funziona senza problemi”.

Quanto a un possibile passaggio alla produzione di un'auto da corsa così rivoluzionaria, entrambi i mentori scartano tale ipotesi, assicurandosi che sia solo un progetto personale. Infatti, “chiederci quanto abbiamo già investito qui o quanto viene valutata questa vettura è qualcosa di cui non abbiamo idea”. “A proposito, se avessimo cominciato a fare i conti, non saremmo mai andati avanti con tutto questo”, si sfoga lo spagnolo.

Ford Phoenix

Resta ora da aspettare la fine della 24 Ore TT Vila de Fronteira per confermare se la Ford Fénix 2M Evo I è davvero sulla strada giusta...

NOTA – Per curiosità, va notato che la Ford Fénix 2M Evo I ha completato l'intera 24 Ore TT Vila de Fronteira, anche se non è riuscita a finire tra le classificate. Dal momento che ha fatto meno del 40% dei giri eseguiti dal vincitore.

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