Partenza a freddo. Perché non hanno chiamato Dino la nuova Ferrari 296 GTB?

Anonim

Anche (e tardi) Sergio Marchionne, quando guidava la Ferrari (2014-2018), prometteva addirittura un nuovo Dino con motore V6. Ma ora che la 296 GTB è stata svelata, Enrico Galliera, direttore commerciale della Ferrari, afferma di non aver mai preso in considerazione quel nome per l'inedita supersportiva V6 del marchio italiano.

Questo perché la prima Dino 206 GT (1968), pur essendo stata sviluppata e prodotta dalla Ferrari, non era considerata tale, nemmeno dalla Ferrari; si poteva leggere nel depliant del modello “Piccola, lucente, sicura…quasi una Ferrari”.

Le ragioni di ciò sono state riassunte dallo stesso Galliera, in dichiarazioni ad Autocar:

"È vero, ci sono alcune somiglianze, soprattutto nel motore. Ma la Dino non portava il simbolo Ferrari, perché era stata sviluppata per attirare nuovi clienti, entrare in un nuovo segmento e la Ferrari ha fatto dei compromessi in termini di dimensioni, spazio, prestazioni e prezzo."

Enrico Galliera, direttore commerciale Ferrari
Dino 206 GT, 1968
Dino 206 GT, 1968

Galliera conclude che la 296 GTB, invece, “è una vera Ferrari”, molto più potente e con un diverso tipo di aspirazioni.

L'eredità di Dino non è stata dimenticata dal marchio, che oggi la abbraccia come qualsiasi altra Ferrari, anche se non sfoggia il simbolo del cavallo rampante.

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