GPL e GNC: gli incentivi statali esistono, ma le auto coperte da essi no

Anonim

Nell'ambito della Riforma della Tassazione Verde avviata dal precedente Governo (Legge n. 82-D/2014 del 31 dicembre) e nei provvedimenti ratificati dall'attuale, vengono attribuiti diversi benefici fiscali che danno luogo a diversi vantaggi per le società.

Il più importante dei quali in termini di IRC, attraverso una riduzione della Tassazione Autonoma: 7,5%, 15% e 27,5% in ciascuno dei tre livelli, invece del 10%, 27,5% e 35% come provengono dai modelli diesel.

Per beneficiare dell'acquisizione di questi veicoli, che riteneva meno inquinanti dal punto di vista ambientale, il legislatore ha deciso anche di ridurre del 40% l'ISV, la tassa sui veicoli.

GPL

E se questo fa abbassare fin dall'inizio il prezzo di acquisto di queste auto, le aziende possono anche detrarre il 50% dell'IVA pagata sull'acquisto di questi veicoli fino a 37.500 euro.

Inoltre, come per il gasolio, su questi combustibili è prevista una detrazione dell'IVA del 50%, con diritto alla detrazione delle spese con ammortamento fino a 9375 euro/anno.

Infine, altro vantaggio per i costi di utilizzo, la minore CO2 omologata permette di risparmiare qualche decina di euro all'anno in IUC.

Quindi dov'è il problema?

L'autorità fiscale limita la legge alle auto fantasma

Il nocciolo della questione è in questa ordinanza emessa dall'Agenzia delle Entrate (AT), emessa in relazione al parere sul "sistema di tassazione autonoma (TA), in relazione agli addebiti con un autoveicolo alimentato alternativamente a benzina/GPL", si legge nel riepilogo del documento.

In proposito, l'ordinanza AT non solo è esaustiva nell'interpretazione richiesta, ma la estende anche oltre l'ambito di applicazione della stessa Tassazione Autonoma, esplicitata al punto 2 del predetto documento:

“Per quanto riguarda la CISV, il comma c) del comma 1 dell'articolo 8 prevede ora l'applicazione di un'aliquota intermedia del 40% dell'imposta risultante dall'applicazione della tabella A, contenuta nel comma 1 dell'articolo 7 .º del stesso Codice, alle autovetture che utilizzano esclusivamente gas di petrolio liquefatto (GPL) o gas naturale come carburante”.

SEAT Leon TGI

Utilizzando questo punto come premessa per fondare l'interpretazione della legge n. 82-D/2014, l'AT formula una conclusione in merito alla portata delle possibili detrazioni per AT:

“Per quanto riguarda l'IRC, la suddetta legge (…) ha aggiunto il n.º 18 all'art. il legislatore ha inteso disciplinare (…) qualsiasi autoveicolo purché alimentato a GPL o metano, dovrà essere analizzato nell'ambito delle modifiche apportate ai vari Codici Tributari dalla citata Legge. il legislatore con la riforma della tassazione ambientale, che è quella di favorire i veicoli che utilizzano combustibili meno inquinanti dei combustibili fossili (…) È evidente che il legislatore ha inteso favorire, con la riduzione delle tariffe, i veicoli che utilizzano esclusivamente gas di petrolio liquefatto (GPL) o gas naturale come combustibile. , perché sono meno inquinanti dei veicoli alimentati a combustibili fossili”.

“Di conseguenza”, si legge al punto 8 dell'ordinanza, “ Sono esclusi i veicoli comunemente detti bi-fuel, con alimentazione alternativa, es. benzina/GPL, perché sono veicoli più inquinanti a causa dell'utilizzo del suddetto combustibile fossile , quindi non possono essere favoriti con la riduzione delle aliquote fiscali autonome”, riafferma categoricamente il documento, che aggiunge anche il punto 9 per fugare ogni dubbio in merito.

"In tal modo, deve essere effettuata un'interpretazione restrittiva delle disposizioni dell'articolo 88/18 della CIRC, in modo che tale disposizione preveda la riduzione delle aliquote fiscali autonome solo per le autovetture leggere alimentate esclusivamente a GPL o metano", e la parte qui evidenziata in grassetto è evidenziata anche nell'ordine consultabile dal QR CODE della pagina precedente.

È interessante notare che una lettura dell'ordinanza dell'Agenzia delle Entrate che limita l'attribuzione degli incentivi rivela la mancanza di conoscenza che sia il metano che il GPL, come la benzina, sono combustibili fossili.

Attestato GPL

Governo e Agenzia delle Entrate non rispondono. Marchi e proprietari di flotte increduli

Non appena è venuta a conoscenza di tale ordinanza, Fleet Magazine ha inviato una richiesta di chiarimenti ai Ministeri delle Finanze e dell'Ambiente, che hanno il compito di sviluppare e monitorare gli incentivi nell'ambito di una mobilità più sostenibile.

Finora entrambi i ministeri sono rimasti in silenzio, non è chiaro di quali modelli abbiano beneficiato allora, dal momento che, per impossibilità tecnica non esistono veicoli leggeri con funzionamento esclusivo a GPL/metano.

Infatti, la prima accensione prima dell'avviamento del motore è invariabilmente effettuata a benzina e generalmente solo dopo che il motore ha raggiunto il punto di riscaldamento ottimale di funzionamento il veicolo può funzionare esclusivamente a GPL o metano.

La perplessità della maggior parte degli importatori contattati è accompagnata dal chiarimento che, finora, né gli sconti su ISV né i feedback dei clienti business non sono stati interessati da questo ordine.

“Le auto a doppia alimentazione sono tassate fiscalmente come le auto a benzina. Un incentivo che non vale davvero per nessuno non è davvero un incentivo”, afferma categoricamente Ricardo Oliveira, direttore della comunicazione di Renault e Dacia.

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