STRISCIA La MINI con il sughero che immagina un futuro più sostenibile

Anonim

è chiamato MINI STRISCIA , è l'ultimo prototipo del brand inglese e immaginate quale modello potrebbe essere sviluppato partendo dalle premesse di “Semplicità, Trasparenza, Sostenibilità”.

Sviluppata sulla base della Cooper SE 100% elettrica e in collaborazione con lo stilista Paul Smith, la MINI STRIP ha perso molti degli elementi tipici MINI e molto peso, riducendosi alla "sua essenza strutturale".

In cosa consiste questo? Per cominciare, l'esterno della carrozzeria non ha ricevuto una verniciatura tradizionale (solo protezione anticorrosione) e gli elementi in plastica sono stati avvitati. Lo splitter e i dettagli sul paraurti posteriore sono stati prodotti utilizzando la stampa 3D e plastica riciclata.

MINI STRISCIA
I fanali posteriori provengono dal pre-restyling MINI.

Nuovi anche la griglia aerodinamica e i copricerchi, entrambi prodotti utilizzando Perspex riciclato, lo stesso materiale utilizzato nel tetto panoramico. È interessante notare che i fanali posteriori sono di una versione pre-restyling, abdicando alla grafica con la bandiera del Regno Unito.

Cos'altro cambia?

La “dieta” a cui è stata sottoposta la MINI STRIP ha dettato la scomparsa delle tradizionali finiture interne. In questo modo è visibile l'intera struttura metallica, sia sui montanti A, B e C che sul tetto.

Un materiale che ha avuto particolare risalto all'interno della STRIP è stato il sughero riciclato, presente nella parte superiore della plancia, sulle alette parasole e sulla parte superiore delle portiere, in sostituzione della plastica tradizionale. Per quanto riguarda il resto della plancia, un pezzo unico semitrasparente con finiture in vetro fumé, la plancia ha lasciato il posto a un vano per riporre lo smartphone.

STRISCIA La MINI con il sughero che immagina un futuro più sostenibile 2047_2

Il sughero riciclato è uno dei materiali più utilizzati negli interni.

Anche all'interno si evidenziano il volante in alluminio rivestito con un nastro utilizzato sui manubri delle biciclette, i sedili realizzati con materiali riciclati, i tappetini in gomma riciclata e le cinture di sicurezza e le maniglie delle porte realizzate con il materiale utilizzato nelle corde da arrampicata.

E la meccanica?

Come ti abbiamo detto, la MINI STRIP è basata sulla MINI Cooper SE. Così, animando l'ultimo prototipo MINI troviamo un motore elettrico con 184 CV (135 kW) di potenza e 270 Nm di coppia.

Ad alimentarlo è una batteria dalla capacità di 32,6 kWh, che nelle versioni “normali” della Cooper SE le consente di percorrere tra i 235 e i 270 km (valori WLTP convertiti in NEDC), valori che, visti i drastici la riduzione del peso della MINI STRIP, dovrebbe essere migliorata su questo prototipo.

MINI STRISCIA

Sebbene MINI non abbia intenzione di produrre la STRIP, il marchio britannico intende utilizzare alcune delle idee impiegate in questo prototipo nei suoi futuri modelli. Quali di questi? Dovremo aspettare e scoprirlo.

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