Il prezzo del carburante non smette di aumentare e ogni volta che facciamo rifornimento sappiamo che una parte sostanziale di quel valore corrisponde alle tasse. Ma quanto è esattamente questo valore? Ora è più facile saperlo.
CDS/PP ha lanciato oggi un simulatore che calcola l'onere fiscale corrispondente ad ogni viaggio alla stazione di servizio. Il simulatore consente al conducente di scegliere il tipo e la quantità di carburante, nonché il suo prezzo al litro.
Il simulatore poi effettua i calcoli, mostrando un grafico a torta, dove si vede che più della metà del prezzo del carburante corrisponde a tasse; meno di un terzo corrisponde al prezzo reale del carburante che risente del prezzo del petrolio; e il 10% dell'importo corrisponde alle spese di amministrazione, distribuzione e commercializzazione del carburante.
Simulatore
Pedro Mota Soares, deputato del CDS/PP, ha riferito che è importante sapere che “un portoghese va a una pompa per 50 euro di benzina, sa che 31 sono tassati, che in 30 euro di benzina 19 sono tasse o in 20 di benzina 12 sono tasse”. Ha anche affermato che i margini di vendita sono aumentati dal 19% nel 2011 al 30% di oggi, accusando il governo di "austerità nascosta".
nove milioni di euro al giorno
Oggi i prezzi del carburante salgono ancora di un altro centesimo, toccando i massimi del 2014. È la decima settimana consecutiva di aumento dei prezzi, con il prezzo della benzina 95 che raggiunge 1,65 euro e il diesel che sfiora gli 1,45 euro. Il Portogallo è tra i paesi europei con il carburante più costoso.
Tra le misure propugnate dal CDS/PP c'è la fine del “sovraprezzo” dell'ISP e persino dell'ISP stesso. In media, l'ISP ha guadagnato circa nove milioni di euro al giorno allo Stato nei primi tre mesi di quest'anno, con Jornal de Notícias che ha messo lo straordinario aumento di sei centesimi di ISP, avvenuto nel 2016, come fonte di questo reddito .