Legge 125cc. ACAP e FMP confutano le dichiarazioni di Eduardo Cabrita

Anonim

ACAP – Associação Automóvel de Portugal, che rappresenta le aziende del settore motociclistico, e FMP – Motorcycling Federation of Portugal, che rappresenta i motociclisti, si sono rese pubbliche oggi per protestare contro le dichiarazioni del Ministero degli Interni, Eduardo Cabrita, che mette in relazione l'aumento degli incidenti sui motocicli con il recepimento della Direttiva nº 91/439/CEE, meglio conosciuta come Legge 125cc.

Dobbiamo ripensare a quella che è stata una decisione che ha sollevato i maggiori dubbi, ovvero la rinuncia a qualsiasi formazione per chi, con la patente per veicoli leggeri, può acquistare una moto fino a 125 cm3 ed uscire subito in strada.

Eduardo Cabrita, ministro dell'Amministrazione interna

Potete leggere tutte le dichiarazioni del ministro dell'Interno qui. Queste due entità, in una dichiarazione congiunta, confutano le argomentazioni di Eduardo Cabrita, presentando le seguenti argomentazioni:

  1. La Legge 125cc (Legge nº 78/2009), approvata all'unanimità dall'Assemblea della Repubblica, è il risultato del recepimento della Direttiva nº 91/439/CEE, essendo il Portogallo uno degli ultimi paesi ad adottarla, nell'agosto 2009.
  2. Da allora, contrariamente a quanto detto, il tasso di infortuni è diminuito costantemente e sistematicamente.
  3. I dati statistici disponibili non mostrano che l'aumento del numero di incidenti con decessi si verifica nel segmento dei motocicli fino a 125 cm3, questi che rappresentano una piccola percentuale del numero totale dei decessi.
  4. L'aumento del numero dei decessi nel 2017 che interessano gli autoveicoli a due ruote è dovuto essenzialmente al cosiddetto “effetto statistico di base”, cioè deriva dal fatto che lo stesso periodo del 2016, che funge da base per confronto, è stato il più basso di sempre.
  5. La flotta e il traffico di moto sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni, seguendo il trend registrato in Europa di domanda di veicoli con maggiore mobilità, economia e contributo alla decarbonizzazione.
  6. Nonostante l'aumento della circolazione dei motocicli, il numero di vittime mortali in percentuale del parco circolante è andato sistematicamente diminuendo negli ultimi anni e questo dato è quello che conta.
  7. Il numero di morti in percentuale sul totale degli incidenti che coinvolgono veicoli a motore a due ruote è diminuito in modo significativo, dal 3% tra il 2000 e il 2005, al 2% tra il 2006 e il 2014, e infine all'1% tra il 2015 e il 2017.
  8. Infine, sottolineiamo l'importanza di utilizzare veicoli a due ruote, che soddisfino i più esigenti criteri ambientali e di sicurezza, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 e ad una migliore mobilità dei cittadini, nonché a una migliore gestione degli spazi urbani, ovvero traffico e parcheggio, a cura dei Comuni.

ACAP e FMP hanno già chiesto, in via d'urgenza, un'udienza al Ministro dell'Amministrazione interna, allo scopo di presentare le proprie posizioni in merito. Dicci la tua opinione su questo voto:

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